Giornata Internazionale della Lingua Madre

Il 21 febbraio ricorre la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall’UNESCO per celebrare la memoria dei quattro studenti del Bangladesh che nello stesso giorno del 1952 furono uccisi perché protestavano per il loro diritto al riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale accanto all’urdu.
La finalità di tale ricorrenza è compiutamente descritta dalle parole di Irina Bokova, Direttrice Generale dell’UNESCO: “La Giornata Internazionale della Lingua Madre è l’occasione per riconoscere l’importanza delle lingue e per mobilitarsi a favore del multilinguismo e della diversità linguistica. Il multilinguismo apre fantastiche opportunità di dialogo, necessario per la comprensione e la cooperazione. L’utilizzo della lingua madre coesiste armoniosamente con l’acquisizione di altre lingue”.
Graziella Favaro, esperta di processi educativi nella migrazione e di educazione interculturale, ricorda che “La lingua madre è la lingua del cuore, della casa e delle emozioni; ci avvolge fin dall’infanzia. Attraverso i suoi suoni e parole impariamo per la prima volta a nominare il mondo, a dare voce alle cose, alle esperienze, agli affetti” (dal Piccolo manifesto della lingua madre, liberamente scaricabile al seguente link)

L’edizione 2023 della Giornata internazionale della lingua madre affronterà il tema dell’educazione multilingue, concentrandosi sulle potenzialità del multilinguismo come elemento, da un lato, presente in contesti plurali, dunque non solo in quello scolastico, e dall’altro facilitante l’apprendimento, non disturbante.

I temi attorno a cui ruota questa edizione sono:

– il potenziamento dell’educazione multilingue come fattore capace di incrementare l’istruzione in contesti plurilinguistici, scolastici e non, a partire dalla scuola dell’infanzia;
– il sostegno all’apprendimento attraverso l’educazione multilingue e il multilinguismo in contesti globali e plurali, anche in riferimento alle situazioni di crisi e di emergenza;
– la rivitalizzazione delle lingue che stanno scomparendo o sono a rischio di estinzione.

In tale ottica, le Scuole promuovono iniziative ed eventi per celebrare a livello locale questa ricorrenza di rilevanza mondiale, che mira a valorizzare il plurilinguismo e le lingue madri degli studenti e delle studentesse, coinvolgendo le loro intere comunità.

Ricordiamo che la valorizzazione del plurilinguismo come parte integrante del curricolo e dell’educazione linguistica è esplicitamente richiamata nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, redatte nel 2012 (con un aggiornamento nel 2018). Le scuole hanno il compito di rendere sensibili gli alunni alla “pluralità di culture, lingue, esperienze”, di “valorizzare gli idiomi nativi e le lingue comunitarie”, operando naturalmente anche per un “adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana” (MIUR, 2012). Si ribadisce, fra l’altro, la necessità che “l’apprendimento della lingua del Paese ospitante avvenga a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno già maturato nell’idioma nativo”, che si tenga conto dei “repertori linguistici” degli allievi in una prospettiva plurilingue e interculturale. E inoltre: “L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica”. (MIUR 2018)
Inoltre, tra i documenti europei per l’educazione plurilingue ricordiamo Una sfida salutare. Come la molteplicità delle lingue potrebbe rafforzare l’unità dell’Europa (Commissione Europea, 2008), e la Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per un’educazione plurilingue e interculturale (Consiglio d’Europa, 2010), dai quali si evincono le ragioni di promozione umana e personale, sociale, motivazioni di sviluppo della sfera cognitiva e metacognitiva a favore dello sviluppo del bilinguismo e plurilinguismo. Inoltre, è stato pubblicato piuttosto recentemente nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea un documento dal titolo: Raccomandazione del consiglio su un approccio globale all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue (maggio 2019).

Ricordiamo anche il documento italiano redatto dalle nostre principali associazioni linguistiche (disponibile nel Sito dell’Accademia della Crusca) e sottoscritto da numerosi studiosi (con primo firmatario Tullio De Mauro), intitolato Conoscere e usare più lingue è fattore di ricchezza (2013), disponibile al seguente link . In esso si ribadisce, in cinque punti, l’importanza dell’educazione plurilingue e del plurilinguismo come fattore di crescita cognitiva personale, sociale e culturale, nonché come condizione primaria per l’esercizio dei diritti di cittadinanza globale.

La ricorrenza della Giornata Internazionale della Lingua Madre può essere l’occasione per:

-Approfondire le biografie linguistiche degli alunni nella classe;

-Valorizzare la competenza nella lingua d’origine;

-Valorizzare le diversità linguistiche nel curricolo comune, grazie alle occasioni di confronto e di riflessione metalinguistica;

-Favorire l’utilizzo della lingua materna come arricchimento e non ostacolo all’apprendimento della seconda lingua;

-Dare visibilità alla pluralità linguistica negli spazi della scuola (indicazioni, avvisi, orari, messaggi plurilingui, libri in versione bilingue)

 

Ultimo aggiornamento

20 Febbraio 2024, 10:26